Al via il recupero dell’IVA assolta su beni di terzi
Nella dichiarazione per il 2024 si può utilizzare la specifica causale di rimborso
Con la risoluzione n. 20/2025 è stato legittimato il diritto al rimborso dell’IVA assolta per interventi su beni di terzi, anche quando detti beni non sono “ammortizzabili” in senso civilistico-reddituale.
A dispetto del tenore letterale dell’art. 30 comma 2 lett. c) del DPR 633/72, è ritenuta soddisfatta la condizione per l’accesso ai rimborsi IVA in relazione a tutti i c.d. “beni di investimento”, laddove destinati all’esercizio dell’attività d’impresa, arte o professione “per un periodo di tempo medio-lungo”. Sono così recepiti i principi formulati dalla sentenza n. 13162/2024 della Cassazione a Sezioni Unite.
La risoluzione in parola non si è soffermata sulle modalità di presentazione delle istanze di rimborso per gli
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