Avviata una procedura di infrazione per il rappresentante designato nelle quotate
La Commissione Ue ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora all’Italia per il non corretto recepimento della direttiva 2007/36/Ce sui diritti degli azionisti.
Secondo la Commissione, in particolare, la legge italiana mina la libertà degli azionisti di scegliere senza limitazioni il proprio rappresentante per le assemblee generali, imponendo un rappresentante designato a livello di società.
Si viola, così, il diritto degli azionisti, ai sensi della direttiva, di presentare delibere per qualsiasi punto all’ordine del giorno, compresi quelli di nuova introduzione, negando ai rappresentanti designati dalla società gli stessi diritti di cui godrebbero gli azionisti che essi rappresentano.
La Commissione procede pertanto all’invio di una lettera di costituzione in mora all’Italia, cui è riconosciuto ora un termine di 2 mesi per rispondere e rimediare alle carenze segnalate.
Trascorso tale termine, in assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato.
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