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Giovedì, 11 dicembre 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Pronte le modalità di integrazione del Codice unico di progetto nella e-fattura

Interessate le fatture elettroniche relative ad acquisti di beni e servizi oggetto di incentivi pubblici alle attività produttive

/ REDAZIONE

Giovedì, 11 dicembre 2025

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Con il provvedimento direttoriale n. 563301 di ieri, l’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità di integrazione del Codice unico di progetto nella fattura elettronica relativa ad acquisti di beni e servizi oggetto di incentivi pubblici alle attività produttive.

Nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia (sezione “Fatture e Corrispettivi”) è, infatti, reso disponibile un servizio web mediante il quale il cessionario/committente può integrare la fattura elettronica trasmessa al Sistema di Interscambio (SdI) con il Codice unico di progetto (CUP) relativo alla spesa oggetto di incentivo pubblico, qualora all’atto dell’emissione della fattura tale informazione non sia stata riportata o sia stata riportata in modo errato.
La data di messa a disposizione del servizio web sarà, comunque, resa nota dalla medesima Agenzia con un apposito avviso.

Le fatture elettroniche per le quali è possibile integrare il CUP, utilizzando il menzionato servizio web, sono quelle la cui data operazione è successiva al 31 maggio 2023.

Come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate nel provvedimento di ieri, mediante la funzionalità web, il cessionario o committente avrà la possibilità di consultare l’elenco dei CUP presenti nelle fatture elettroniche ricevute al momento dell’emissione ovvero integrati tramite il servizio web stesso.
L’utilizzo del servizio sarà possibile anche da parte degli intermediari abilitati, in possesso della delega alla “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici”.

A livello normativo, l’attuazione del nuovo servizio discende dall’art. 5 comma 6 del DL 13/2023. Quest’ultima disposizione ha stabilito che, a partire dal 1° giugno 2023, le fatture relative all’acquisizione dei beni e servizi oggetto di incentivi pubblici alle attività produttive, erogati a qualunque titolo e in qualunque forma da una Pubblica Amministrazione, anche per il tramite di altri soggetti pubblici o privati, o in qualsiasi modo a essi riconducibili, devono contenere il CUP, riportato nell’atto di concessione o comunicato al momento di assegnazione dell’incentivo ovvero al momento della richiesta dello stesso.

Per una corretta compilazione e contabilizzazione, ai fini fiscali, delle fatture elettroniche relative a operazioni oggetto di incentivi, il provvedimento di ieri ha, pertanto, definito le modalità per integrare l’informazione del CUP non riportato sulla fattura originaria o riportato in modo errato, rendendo disponibile al cessionario o committente uno specifico servizio web.

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