Istat: oltre 20mila le imprese italiane all’estero nel 2007
Per la prima volta, l’ISTAT rende disponibili i principali risultati dell’indagine sulle aziende affiliate italiane all’estero, risalente al 2007. Stando alle cifre raccolte, le imprese a controllo nazionale residenti all’estero erano 20.050, impiegavano oltre 1,4 milioni di addetti e realizzavano un fatturato di circa 389 miliardi di euro. In particolare, le affiliate italiane all’estero attive in settori diversi dall’intermediazione finanziaria impiegavano oltre 1,2 milioni di addetti, con un fatturato di 305 miliardi di euro. Se poi si considera il fatturato al netto degli acquisti di beni e servizi, il risultato ottenuto da queste imprese (al netto di quelle operanti nel settore dell’intermediazione finanziaria) è stato di 84,2 miliardi di euro.
Più numerose le affiliate italiane nei servizi non finanziari (11.279 imprese) rispetto ai settori industriali (7.843) che però mostrano una maggiore rilevanza economica (182 miliardi di fatturato, 57 al netto degli acquisti di beni e servizi), per un totale di 838mila addetti circa.
La dimensione media delle controllate è pari a 70,9 addetti, molto superiore a quella delle aziende italiane residenti in Italia e a controllo nazionale (3,7 addetti), ma di poco inferiore a quella delle imprese a controllo estero operanti nel nostro Paese (86,6 addetti). Fra i principali Paesi di localizzazione, in termini di addetti, compaiono gli Stati Uniti (1.621 affiliate, 148mila addetti), la Romania (3.925 affiliate, 147mila addetti), la Germania (1.404 affiliate, 117mila addetti) e la Francia (1.658 affiliate, oltre 100mila addetti). Significativa, inoltre, la presenza italiana in Brasile (più di 500 imprese per circa 94mila addetti) e in Cina (792 affiliate, oltre 85mila addetti). Interessante anche il dato delle aziende affiliate in territorio romeno, che nel 2007 erano 3.926 e occupavano più di 147mila addetti, producendo un fatturato di 6,4 miliardi e operando soprattutto nei settori tradizionali del “made in Italy” (tessile, abbigliamento, calzature, cuoio, mobili e articoli sportivi).
Il saldo fra imprese a controllo nazionale, residenti in Italia o all’estero, e imprese residenti in Italia (a controllo nazionale o estero) è positivo: 174.275 addetti.
I settori industriali nei quali la presenza di imprese a controllo nazionale è più diffusa sono, nell’ordine, la fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici, le industrie tessili, la fabbricazione dei mezzi di trasporto.
Quanto al grado di internazionalizzazione, nell’ambito dell’industria al primo posto si trova l’estrazione di minerali, seguita dalla fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, i mezzi di trasporto, il tessile e la lavorazione di minerali non metalliferi.
Nell’ambito dei servizi, invece, il settore più presente è quello commerciale; a seguire, l’intermediazione monetaria e finanziaria, le comunicazioni. Molto limitata invece la presenza di ricerca e sviluppo, noleggio macchinari e informatica. (Redazione)
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