Istat: PIL +0,4% nel primo trimestre, stima rivista al ribasso
Il PIL italiano nel I trimestre di quest’anno è cresciuto dello 0,4%, rispetto al trimestre precedente, e dello 0,5% rispetto al primo trimestre 2009. Lo rende noto l’ISTAT, rivedendo al ribasso la stima preliminare (+0,5% congiunturale e +0,6% tendenziale).
Il primo trimestre 2010, precisa l’istituto, ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e lo stesso del primo trimestre 2009. In termini congiunturali le importazioni di beni e servizi sono cresciute del 3,3%, a tal punto che il totale delle risorse (PIL e importazioni di beni e servizi) è aumentato dello 0,9%. Dal lato della domanda, le esportazioni sono aumentate del 5,3% e gli investimenti fissi lordi dello 0,6%, mentre i consumi finali nazionali sono diminuiti dello 0,1%. Nell’ambito di questi ultimi, la spesa delle famiglie residenti è rimasta stazionaria mentre quella delle istituzioni sociali private è diminuita dello 0,5%. L’aumento degli investimenti è stato determinato da una crescita del 2,2% degli investimenti in macchine, attrezzature ed altri prodotti, mentre gli acquisti di mezzi di trasporto sono diminuiti dello 0,5% e gli investimenti in costruzioni dello 0,3%.
In termini tendenziali le esportazioni sono aumentate del 5%, le importazioni del 4,5%. La spesa delle famiglie residenti è aumentata dello 0,7%. Sempre su base annua, gli investimenti fissi lordi sono calati dell’1,2%.
Guardando all’analisi settoriale, nel primo trimestre si rilevano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto dell’agricoltura (+3,8%), dell’industria in senso stretto (+1,7%), del settore che raggruppa attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (+0,7%) e del settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (+0,2%). Si rilevano invece andamenti congiunturali negativi per le costruzioni (-0,3%) e per gli altri servizi (-0,4%). Su base annua, il valore aggiunto dell’industria in senso stretto è cresciuto del 2,5%, quello dell’agricoltura dello 0,5%, quello dei servizi dello 0,2%. Il valore aggiunto delle costruzioni è invece calato del 3,6%.
In riferimento all’indice della produzione industriale, invece, quello destagionalizzato ha registrato un aumento dell’1% ad aprile sul
mese precedente e dell’8,7% su aprile 2009. Lo comunica l’Istat.
La variazione della media del trimestre febbraio-aprile - spiega l’istituto - rispetto a quella dei tre mesi precedenti è pari a +1,4%.
L’indice della produzione corretto per gli effetti di calendario ha registrato in aprile un aumento tendenziale del 7,8 per cento (i giorni lavorativi sono stati 21 come ad aprile 2009), mentre nei primi quattro mesi la variazione rispetto allo stesso periodo del 2009 è stata di +4,3% (i giorni lavorativi sono stati 83 come nel 2009).
L’indice grezzo ha registrato un aumento dell’8,7% rispetto ad aprile 2009. Nel confronto tendenziale relativo al periodo gennaio-aprile, l’indice è aumentato del 4,4%.
Gli incrementi più marcati si sono registrati nei settori delle apparecchiature elettriche e non elettriche (+20,8%), della metallurgia e prodotti in metallo (+17,2%), delle industrie tessili e abbigliamento (+13,8%) e dei computer e prodotti di elettronica e ottica (+13,6%). In diminuzione sono risultati solo i settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,3%) e dell’industria del legno, carta e stampa (-1%). Nel confronto tra i primi quattro mesi del 2010 e il corrispondente periodo del 2009, gli aumenti maggiori hanno interessato i settori dei prodotti chimici (+12,7%) e delle apparecchiature elettriche e non elettriche (+10,7%). Variazioni negative hanno riguardato invece l’attività estrattiva (-3,4%), l’industria del legno, carta e stampa (-1,6%) e la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-0,4%). (Redazione)
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