Niente revocabilità, se la banca è in buona fede
In tema di rimesse, il curatore deve provare che la banca conosce lo stato di insolvenza del cliente
In tema di revocatoria fallimentare di rimesse bancarie in conto corrente effettuate nel periodo sospetto (nell’anno antecedente al fallimento) dall’imprenditore fallito, la Cassazione è intervenuta di recente con due sentenze immediatamente successive del 3 maggio 2010 n. 10655 e 10656, in particolare soffermandosi sul requisito soggettivo dell’azione esercitata dal curatore ai sensi dell’art. 67 comma 2 del RD 267/42 (previgente).
Con la prima sentenza (Cass. n. 10655/2010), la Cassazione ha stabilito che il versamento eseguito nel periodo sospetto sul conto corrente “scoperto”, intestato alla società poi fallita, per importi anche notevoli, non assume quel connotato di univocità e gravità tale da far presumere in capo alla banca la conoscenza della condizione ...
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