Istat: commercio estero a +6,6% nel primo trimestre 2010
Nel primo trimestre del 2010 le esportazioni italiane hanno registrato un aumento del 6,6%, con un’impennata per l’Italia insulare, +51,8%, dovuto al forte incremento del valore delle vendite all’estero di prodotti petroliferi raffinati. Lo comunica l’ISTAT, aggiungendo che, sempre su base annua, anche l’Italia centrale (+7,7%) e meridionale (+7,6%) registrano incrementi superiori alla media nazionale. L’export cresce, invece, meno nel Nord Ovest (+6,5) e sopratutto nel Nord Est (+4,5%). Con riferimento alle singole Regioni, nel primo trimestre 2010 i più ampi incrementi tendenziali riguardano Sardegna (+63%), Sicilia (+45,4%), Friuli-Venezia Giulia (+17,2%), Puglia (+13,7%), Toscana (+3,5%), Abruzzo (+12,7%) e Liguria (+12,2%). Mentre l’Istituto di statistica rileva un aumento dell’export più contenuto nel Veneto (+1,6%) e, con tassi di crescita inferiori alla media nazionale, nell’Emilia Romagna (+3,9 per cento) e nella Lombardia (+4,4 per cento). In alcune Regioni, si registrano anche flessione: Basilicata (-26,7%), Marche (-6,5%) e Molise (-1,8%).
Sul fronte della spesa per le pensioni, invece, l’ISTAT ha comunicato che nel 2008 ha raggiunto quota 241,1 miliardi di euro, con un aumento del 3,5% rispetto al 2007. L’istituto ha precisato che la spesa ha raggiunto il 15,38% del PIL.
La crescita, spiega l’ISTAT, “è il risultato della diversa evoluzione del numero delle pensioni e del loro importo medio: in particolare, il numero dei trattamenti pensionistici in pagamento è aumentato dello 0,4% rispetto all’anno precedente, mentre l’importo medio delle
pensioni aumenta del 3,1% rispetto al 2007”. Si notano, sempre in termini di spesa, differenze marcate tra il Nord e il resto del Paese, infatti il 50,9% della spesa si concentrata in Italia settentrionale (21,5% nel Centro, 27,6% nel Sud).
Guardando ai pensionati, nel 2008 il numero dei titolari di prestazioni pensionistiche è di quasi 16,8 milioni, dato pressoché invariato rispetto al 2007 (+0,04%), con un numero di pensioni procapite pari a 1,4. Sebbene la quota di donne sia pari al 53%, gli uomini percepiscono il 56% dei redditi pensionistici, a causa del maggiore importo medio dei trattamenti percepiti (17.137 euro rispetto agli 11.906 euro medi delle donne). Se si rapporta il numero dei pensionati agli occupati, si rilevano in Italia 70 pensionati ogni 100 occupati. Il carico relativo è maggiore nel Mezzogiorno (79 ogni 100) mentre presenta il valore più contenuto nelle regioni settentrionali, (65 ogni 100). (Redazione)
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