DRE Lombardia: vittoria in contenzioso, Fisco recupera 100 milioni
Per identificare una stabile organizzazione, è sufficiente individuare la presenza, sul territorio nazionale, dell’ufficio vendite e dei dipendenti, mentre non ha rilevanza l’ubicazione degli immobili all’estero. Così ha deciso la C.T. Reg. di Milano, che ha respinto il ricorso presentato da una società, condannandola a risarcire le spese di lite.
A comunicarlo, attraverso il proprio sito, è la DRE Lombardia.
Consistente la vittoria ottenuta in contenzioso dall’Agenzia delle Entrate, per un ammontare di 100 milioni di euro, contro una società che gestisce un residence in Egitto. Secondo i giudici di secondo grado della Commissione tributaria regionale meneghina, l’impresa - formalmente estera - in realtà operava in Italia tramite un altro soggetto, evadendo le imposte italiane. La società era ricorsa in appello, poi respinto dalla Commissione, che l’ha condannata a pagare le spese della lite (pari a 90mila euro), in aggiunta ai 10mila euro già liquidati in primo grado a favore del Fisco.
In dettaglio, tutte le operazioni contestate avvenivano in Italia, ma la società ne imputava i risultati a un altro soggetto residente all’estero, in modo da fruire di un regime fiscale più favorevole. Il meccanismo è però stato scoperto e contestato attraverso la prova dell’esistenza di una sede fissa d’affari nel nostro Paese, come emerso dall’analisi sociale dei soggetti coinvolti, dagli interrogatori con i dipendenti e dall’esame dell’intero ciclo produttivo, svoltosi esclusivamente in Italia. (Redazione)
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