DRE Marche: evasione internazionale da 111 milioni di euro, coinvolte due società
Centoundici milioni di euro: a tanto ammonta l’evasione fiscale contestata a due società marchigiane operanti nel settore dell’abbigliamento e facenti capo al medesimo gruppo internazionale. Merito delle 14 sentenze favorevoli ottenute dall’Agenzia delle Entrate da parte della C.T. Prov. Pesaro-Urbino, che ne ha avallato i rilievi emersi in sede di accertamento.
Secondo quanto si apprende dal sito della DRE Marche, l’Ufficio aveva notificato alle due società, di cui una residente in Italia e l’altra in un Paese dell’Ue, altrettanti avvisi di accertamento per gli anni dal 2002 al 2006. L’Amministrazione ha poi dimostrato l’esistenza di una stabile organizzazione in Italia della società estera, scoprendo al frode e recuperando a tassazione le somme sottratte al Fisco.
La truffa si basava sul fittizio spostamento di ricavi dall’Italia a un altro Paese comunitario con un regime fiscale più favorevole: nella fattispecie, attraverso la società italiana venivano acquistati prodotti finiti da soggetti terzi, in seguito rivenduti alla società residente all’estero. Le cessioni non venivano assoggettate a IVA, consentendo alla società italiana di beneficiare di un cospicuo credito d’imposta, generato dall’acquisto dei prodotti finiti.
Da ultimo, la società residente nell’Ue rivendeva gli stessi beni, realizzando ricavi soggetti a un’inferiore tassazione e ulteriormente diminuiti del costo relativo alle royalties corrisposte per l’utilizzo del marchio.
La C.T. Prov. Pesaro-Urbino ha respinto in toto i ricorsi presentati dalle due società, condannandole a ripagare le spese processuali per circa 44mila euro. (Redazione)
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