Rettifica del valore dell’immobile: basta il riferimento astratto ai criteri di legge
Per la Suprema Corte, in presenza di tale indicazione l’accertamento può dirsi motivato, poiché permette al contribuente di difendersi
Nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate rettifichi il valore dell’immobile ai fini dell’imposta di registro, l’avviso di accertamento deve ritenersi sufficientemente motivato se contiene il riferimento ad uno dei criteri normativi di valutazione degli immobili indicati dalla Legge.
Questo è il principio enunciato dalla Corte di Cassazione, nella sentenza 16 luglio 2010 n. 16742.
La Corte, pur ritenendo il ricorso inammissibile, in quanto la parte ricorrente non aveva specificato la natura delle doglianze prospettate (sicché la domanda risultava generica), si sofferma ad esaminare il ricorso.
Così, i giudici ricordano che l’obbligo di motivazione degli atti tributari assume forme diverse a seconda della natura e dalla funzione che essi hanno nell’ambito
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