Niente avviamento nelle quote di società cadute in successione
Il principio affermato recentemente dalla Cassazione oggi vale anche in assenza di bilancio della società
Non si computa l’avviamento nella base imponibile delle quote di società non quotate cadute in successione prima dell’entrata in vigore della L. 342/2000, a condizione che il patrimonio sociale risulti dall’ultimo bilancio approvato o dall’ultimo inventario regolarmente vidimato.
Questo è il principio sancito dalla Corte di Cassazione nella sentenza 23 giugno 2010 n. 15187.
La sentenza, che si riferisce alla disciplina vigente anteriormente all’entrata in vigore della L. 342/2000, costituisce l’occasione per ricostruire la disciplina applicabile nel tempo per la valutazione del valore delle quote di società non quotate cadute in successione.
Prima dell’intervento normativo operato con la L. 342/2000, la valutazione del valore delle quote di società non ...
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