DRE Sicilia: licenziato il dipendente arrestato a Palermo per concussione
L’Agenzia delle Entrate di Palermo ha preso seri provvedimenti nei confronti di un dipendente “infedele”, al centro di un’indagine emersa sui media nazionali nei giorni scorsi.
La DRE Sicilia ha infatti collaborato con il Comando provinciale dei Carabinieri di Palermo, nell’ambito dell’operazione che ha condotto all’arresto per concussione di un funzionario dell’Ufficio del capoluogo siciliano. La Direzione regionale ha ordinato l’immediata sospensione del dipendente dal servizio, per poi avviare il procedimento disciplinare previsto in caso di flagranza di reato. A seguito della convalida dell’arresto da parte del gip, in base al Contratto collettivo nazionale di lavoro e alle nuove disposizioni introdotte dal DLgs. n. 150/2009, la sanzione contemplata (e comminata) è quella del licenziamento, irrogabile anche prima che si compia il procedimento penale.
Stando alle cronache, il funzionario 55enne è stato arrestato mentre incassava una tangente da 3mila euro, chiesta a un meccanico in cambio di controlli “meno rigorosi”: in particolare, avrebbe promesso all’artigiano di non elevare le sanzioni amministrative connesse alla mancata assunzione di un dipendente, evitandogli poi ulteriori controlli che avrebbero comportato conseguenze persino più gravi. Ritenendo di non avere altra scelta, il meccanico aveva addirittura consegnato un assegno a garanzia dell’impegno assunto.
Il dipendente del Fisco ora si trova agli arresti domiciliari. (Redazione)
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