Prova contraria «facile» all’azienda plusvalente a valore normale
Presentando idonea documentazione, il contribuente può dimostrare di aver venduto a un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato
Con la sentenza n. 18705/2010, la Corte di Cassazione ha nuovamente statuito che “in tema di accertamento del reddito d’impresa, il valore di mercato determinato in via definitiva in sede di applicazione dell’imposta di registro può essere legittimamente utilizzato dall’Amministrazione finanziaria come dato presuntivo ai fini dell’accertamento di una plusvalenza patrimoniale realizzata a seguito di cessione dell’azienda”.
La migliore dottrina assolutamente prevalente rifugge da sempre da questa impostazione, ritenendola poco rispettosa della oggettiva diversità tra le caratteristiche proprie dell’ambito delle imposte d’atto (fondato sul valore effettivo) e di quello delle imposte sul reddito (fondato sul valore realizzato).
Non mancano nemmeno, ...