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55%: lettera di Rete Imprese Italia al premier per ripristinare il bonus

/ REDAZIONE

Venerdì, 12 novembre 2010

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“Le Confederazioni aderenti a Rete Imprese Italia apprendono con rammarico che nel maxiemendamento presentato dal Tuo Governo sulla legge di stabilità non è previsto il rifinanziamento della misura del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici introdotta con la legge finanziaria per il 2007”. Inizia così la lettera inviata al premier Silvio Berlusconi dal presidente di Rete Imprese e di Confcommercio, Carlo Sangalli, il quale sottolinea che i benefici ottenuti dall’eco-bonus sono stati 5 volte superiori alle mancate entrate fiscali. “I risultati ottenuti dal meccanismo incentivante nel triennio 2007-2009 dimostrano, sia in termini di numerosità degli investimenti che di energia risparmiata, come tale agevolazione sia da considerare un utile ed efficace strumento per promuovere l’efficienza energetica e, al contempo, dare impulso all’economia” scrive Sangalli, chiedendo a Berlusconi di “stabilizzare l’attuale meccanismo incentivante del 55%, in scadenza il 31 dicembre 2010. Si rischia, altrimenti, di perdere un’importante occasione di sviluppo economico ed occupazionale in settori che possono giocare un ruolo fondamentale per il rilancio della nostra economia. Al contrario - prosegue nella lettera il cui testo è pubblicato sui siti delle confederazioni - qualora fosse confermato il mancato rifinanziamento del 55%, si perderebbe una grande occasione per sostenere l’economia, ridurre il tasso di disoccupazione, contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali in termini di riduzione delle emissioni e contenere l’evasione fiscale”.
Nella lettera inviata al premier, il presidente di Rete Imprese cita alcuni dati emersi a testimonianza dei vantaggi della misura del 55%, tra i quali anche “un incremento apprezzabile del valore degli immobili e la creazione di oltre 120 mila nuovi posti di lavoro”. Oltre alla riduzione dei consumi totali di prodotti energetici pari a 6,7 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep); le emissioni di CO2 ridotte di 18 milioni di tonnellate; il risparmio per la bilancia dei pagamenti è stato di oltre 2,5 milioni di euro; è stato compiuto un forte balzo in avanti dall’industria e dall’intero sistema produttivo nazionale in termini di innovazione, produzione e vendita dei nuovi materiali per l’efficienza; sono stati realizzati oltre otto miliardi di investimenti nel 2009 con più di 10 miliardi di benefici da gettito fiscale aggiuntivo.

Secondo alcune fonti, comunque, il Governo ci starebbe ripensando e potrebbe includere il bonus del 55% nel decreto “Milleproroghe”. (Redazione)

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