DRE Emilia Romagna: recuperato un milione di euro per operazioni societarie elusive
L’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna ha recuperato un milione di euro, nell’ambito di un’indagine su finti recessi operati da tre società parmensi. Tramite sofisticate operazioni societarie, le tre imprese abbattevano le imposte e aumentavano, così, i propri profitti. Il tutto per un’evasione fiscale da un milione di euro, di recente convalidata anche dalla Commissione Tributaria Provinciale.
A insospettire gli ispettori della Direzione Provinciale la ricorrenza di alcune circostanze dubbie, dall’analisi delle quali è emerso un complesso disegno elusivo: “Si crea una società estera o un trust - spiega la DRE Emilia Romagna in una nota -, al quale un socio della società madre cede le proprie azioni. Il soggetto che subentra (trust o Ltd) esercita, pochi giorni dopo l’ingresso nella struttura sociale, il diritto di recesso (adducendo motivazioni il più delle volte generiche o poco credibili) e così ottiene una liquidazione. La società madre, a sua volta, deduce dal reddito imponibile il costo, artificiosamente creato, legato alla liquidazione delle azioni. Nel caso delle tre aziende, i costi dedotti indebitamente ammontano a 960mila euro”.
Il ricorso presentato dai contribuenti è stato respinto dalla C.T. Prov., in ragione della mancanza di giustificazione logica, nonché dell’assente inerenza causale con la gestione dell’impresa, delle operazioni di recesso. Le tre società sono state dunque condannate al pagamento delle spese processuali. (Redazione)
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41