Linea dura contro i «bari» da studi di settore
La manovra dovrebbe imporre un giro di vite per quanti omettono o alterano il modello dei dati rilevanti ai fini dello strumento di controllo
Niente sconti per i “furbetti” da studi di settore e, conseguentemente, caccia grossa ai modelli “taroccati” per il raggiungimento di comode congruità e coerenze del tutto fittizie.
Stando alle ultime bozze, sarebbe questo il senso delle disposizioni varate ieri dal Consiglio dei Ministri con la manovra correttiva, che dedica un intero articolo al ritocco, in chiave repressiva, dei vari punti dell’ordinamento in materia di studi di settore.
A ben vedere non si tratterebbe di una novità, atteso che l’Agenzia delle Entrate nella scorsa primavera aveva presentato al Parlamento e alla stampa specializzata un report elaborato dalla Sose in materia di studi di settore, nel quale si denunciava una considerevole quota di “finti congrui”: conseguentemente, ...
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