Dividendi esteri al test della ritenuta convenzionale
Come base di calcolo su cui commisurare le ritenute alla fonte italiane, il dividendo o provento assimilato «originario» al netto delle imposte estere
Per le persone fisiche che detengono una partecipazione qualificata al di fuori del regime d’impresa, i dividendi di fonte estera scontano una ritenuta d’acconto del 12,50% a cura del sostituto residente che interviene nella riscossione dei medesimi. Essa si applica sull’ammontare che costituisce reddito per il percipiente (art. 27, comma 4 del DPR 600/73).
A questa disposizione si affianca quanto stabilito dal comma 4-bis dell’art. 27 del DPR 600/73, secondo cui le ritenute alla fonte italiane sui dividendi e sui proventi assimilati di fonte estera (percepiti da persone fisiche e non relativi alle imprese) devono essere operate dal sostituto di imposta residente che interviene nella riscossione “al netto delle ritenute operate dallo Stato estero”.
Come chiarito ...
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