Persone fisiche «controllate» se godono dei beni dell’impresa
La comunicazione dei beni concessi in godimento diventa obbligatoria, ma la sua omissione necessita di controlli specifici sulla posizione contabile
Il maxiemendamento alla manovra di Ferragosto, passato con voto favorevole dal Senato alla Camera per l’approvazione finale, conferma le regole riguardanti la tassazione, verificandosi i presupposti, in capo a soggetti che utilizzano beni in godimento. In particolare:
- si tassa come reddito diverso la differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo per la concessione in godimento di beni dell’impresa a soci o familiari dell’imprenditore. La manovra inserisce, infatti, la lettera h-ter nell’articolo 67 del TUIR, rubricato come redditi diversi;
- i costi relativi ai beni concessi in godimento non sono, in ogni caso, ammessi in deduzione dal reddito imponibile delle società o dell’imprenditore;
- l’impresa concedente ovvero il socio o il familiare ...
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