Diventiamo più bravi a comunicare il nostro valore
Caro Direttore,
come sai, ti ho invitato il prossimo 20 settembre a Bologna per intervenire alla giornata di apertura dell’11° Meeting nazionale “Evoluzione dei Servizi professionali della Consulenza”, promosso da ACEF Associazione Culturale Economia e Finanza. Sarà l’occasione per un confronto libero da pregiudizi sullo stato delle professioni e sui possibili scenari evolutivi. L’obiettivo ultimo dell’incontro è fornire ai colleghi che parteciperanno le informazioni necessarie per governare il proprio studio con maggiore consapevolezza, attingendo non solo all’esperienza degli studi commerciali, ma anche a quella delle professioni vicine.
Si svolgerà presso la sede di Unindustria Bologna, in stretta collaborazione con l’Associazione degli Industriali e con la Regione Emilia-Romagna, proprio per rappresentare ai nostri interlocutori di riferimento, imprese e Pubblica Amministrazione, la disponibilità al dialogo ed all’autocritica, la capacità di migliorarci e la volontà di farlo subito.
L’auspicio è quello di dare un contributo ai colleghi individuando una direzione comune che favorisca una maggiore integrazione tra le diverse competenze e consenta un recupero di economicità agli studi, attraverso un approccio consapevole alla gestione dell’organizzazione, della tecnologia e della comunicazione.
Parallelamente, la prima giornata sarà occasione di incontro con rappresentanti di varie istituzioni, ad esempio per informare i partecipanti sulle modalità con cui sono svolti i controlli sugli intermediari abilitati alla trasmissione telematica e su come si svolgono gli accessi della Guardia di Finanza al sistema informatico dello Studio, sulle novità in materia di mediazione civile e di strumenti deflattivi del contenzioso tributario.
Chiunque abbia a cuore il futuro della nostra professione sa che stiamo vivendo un momento di grandi cambiamenti, più o meno graditi, più o meno voluti. Stiamo cambiando pelle, o secondo i più preoccupati di noi “ci stanno spellando vivi”. Mi sento di aggiungere che, in linea generale, chi ce l’ha con “le professioni” non sempre ha tutti i torti. Troppo spesso portiamo avanti istanze o rappresentiamo interessi che sono distanti dai bisogni del Paese e ciò che resta a far parlare di noi sono solo i presunti privilegi e gli attacchi populistici. Antipatia e sfiducia verso un costo subìto controvoglia. Il dato preoccupante è che ci vedono così sia il privato cittadino, sia l’imprenditore.
Per risollevare le nostre sorti e trovare consenso, dobbiamo quindi rivedere la nostra immagine e la nostra sostanza.
Essere, come commercialisti, i primi a proclamarci “Utili al Paese”, vale solo relativamente, se nel sentire comune restiamo comunque i più bravi dei cattivi. Oltretutto, un messaggio di questo genere corrobora certamente l’amor proprio di categoria, ma è decisamente autoreferenziale e quindi, giocoforza, poco credibile.
Personalmente, al rinnovo della campagna pubblicitaria istituzionale, opterei per la più ironica e provocatoria “Utili al Paese?”. Non dobbiamo fuggire il confronto con il cliente o arroccarci in difesa di prerogative che nessuno ci vuole più riconoscere, altrimenti faremo presto parte dei libri di storia. Non so nemmeno se un’immagine “seriosa” aiuti a cancellare quella di amici degli evasori. Mi aspetto che negli spot dell’Agenzia Entrate presto o tardi faccia la sua comparsa, accanto a quella dell’evasore, anche la foto segnaletica del suo commercialista.
Vendiamo cara la nostra pelle. Dimostriamoci disinteressati alle riserve di legge e alle tutele che rivelano al mondo tutta la nostra fragilità e insicurezza (tra l’altro, viste le riserve che abbiamo, si tratta di un sacrificio da poco). Lavoriamo piuttosto, insieme e come singoli, per far percepire il reale valore di una consulenza professionale.
Diventiamo più bravi a comunicare il nostro valore di professionisti. A quel punto, chi davvero avrà bisogno di noi ci cercherà e ci pagherà per quello che valiamo. E se nessuno chiamerà… sarà ora di cambiare mestiere.
O preferiamo davvero essere considerati l’ospite indesiderato?
Gianfranco Barbieri
Presidente di ACEF Associazione Culturale Economia e Finanza
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41