Con l’«adeguata verifica» della clientela, attività professionale a rischio paralisi
I nuovi obblighi in tema di antiriciclaggio possono limitare gravemente l’esercizio dell’attività professionale
Le disposizioni antiriciclaggio che impongono l’astensione dalla prestazione al professionista che non sia in grado di rispettare gli obblighi di adeguata verifica della clientela si “arricchiscono” di un nuovo tassello.
Per effetto di quanto disposto dall’art. 18 del DLgs. 19 settembre 2012, n. 169, in vigore dal prossimo 17 ottobre (si veda “Dal 17 ottobre, giro di vite su libretti al portatore e assegni «liberi»” del 4 ottobre 2012), all’art. 23 del DLgs. 231/2007 è infatti aggiunto il comma 1-bis che, a corollario di quanto già previsto dal primo comma, stabilisce che, laddove non sia possibile rispettare gli obblighi di adeguata verifica in relazione a prestazioni professionali in corso di realizzazione, il professionista dovrà restituire al ...
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