Per l’imposta di registro principale contano i 60 giorni
La qualificazione comporta non poche conseguenze in tema di riscossione e di applicazione dell’imposta
Talvolta, basta mutare di poco la prospettiva interpretativa e anche su questioni apparentemente banali e non controverse può innestarsi un contenzioso tributario. È il caso, ad esempio, della qualificazione della natura dell’imposta di registro come “principale”, “suppletiva” o “complementare”, che andiamo qui di seguito ad esaminare.
A norma dell’art. 42 del DPR 131/86, l’imposta di registro si definisce:
- “principale” se applicata al momento della registrazione, nonché se richiesta dagli Uffici per correggere errori o omissioni effettuati in sede di autoliquidazione nei casi di presentazione di richiesta di registrazione per via telematica;
- “suppletiva” se applicata successivamente e diretta a correggere errori ...
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