ACE ridotta se gli aumenti di capitale sono effettuati da soci esteri
La base dell’agevolazione non tiene conto dei conferimenti provenienti da soggetti residenti a loro volta controllati dall’Italia, né di quelli «black list»
L’art. 10 del DM 14 marzo 2012 prevede due specifiche “clausole anti abuso” che operano nel momento in cui l’impresa italiana potenzialmente beneficiaria dell’ACE intrattiene rapporti con soggetti fiscalmente non residenti in Italia.
La prima di esse prevede che la base di calcolo dell’agevolazione sia ridotta dell’importo dei conferimenti in denaro provenienti da soggetti non residenti, se controllati da soggetti residenti.
Come rileva la circolare CNDCEC n. 28/IR del 29 marzo 2012 (§ 10.4), si tratta di una norma “di chiusura” ispirata da mere motivazioni di cautela. Nell’ambito del gruppo, infatti, una società residente potrebbe capitalizzare una controllata non residente, fatto che non riduce, come esaminato in un precedente intervento, ...
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