Errata indicazione dell’acconto IVA «ravvedibile» anche nel processo
La Regionale di Milano conferma l’illegittimità delle cartelle di pagamento scaturite da «sviste» o errori materiali
Le voci contenute nella dichiarazione sono emendabili in quanto rappresentano una mera esternazione di scienza e di giudizio e non integrano manifestazione di volontà negoziale. Tale principio, affermato da costante giurisprudenza di legittimità, è stato ribadito dalla Cassazione nella sentenza n. 12149 del 30 maggio 2014. Tuttavia l’emendabilità degli errori commessi nella redazione della dichiarazione deve circoscriversi “all’indicazione di quei dati […] che integrino errori tipicamente materiali […] ovvero anche formali” non potendosi estendere anche alle ipotesi in cui il contribuente “viene ad esercitare una facoltà di opzione riconosciutagli dalla norma tributaria” (Cass. sent. n. 7294/2012).
Alla luce dei riferiti principi la C.T. Reg. Milano con la ...
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