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LETTERE

730 precompilato, ennesimo adempimento a carico degli studi

Lunedì, 10 novembre 2014

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Gentile Redazione,
scopriamo oggi, anche se ormai l’avevamo già intuito, che il 730 precompilato, panacea e cura di tutti i mali, dovrà essere nella pratica parzialmente compilato dagli addetti ai lavori e, per la precisione, dai solerti commercialisti chiamati naturalmente in causa, dagli studi e centri di elaborazione paghe.

Attraverso il miliardesimo adempimento a carico degli Studi che passa sotto il nome di “Comunicazione Unica” da predisporre entro il 7 marzo, novità collegata al decreto legislativo contenente disposizioni in materia di semplificazioni fiscali, l’Amministrazione finanziaria disporrà di una parte dei dati necessari per mettere a disposizione di tutti i “730isti” entro il 15 aprile, con un semplice click da farsi nei nostri Studi, il modello in questione precompilato.
L’impatto mediatico di tale brillante operazione, che ignora naturalmente gli aspetti tecnici per arrivare a tale risultato, è eccellente.

L’Agenzia Entrate, in maniera solerte ed efficiente, ha già pubblicato le bozze del modello di “Comunicazione Unica” (la parte più difficile del lavoro); non resta che compilare le caselline giuste e inviare i dati (la parte naturalmente più semplice!).

Restano da chiarire a questo punto alcuni dettagli: chi si sobbarcherà l’onere di predisporre e inviare nei tempi morti dei mesi di gennaio e febbraio la “Comunicazione Unica”, che va ad aggiungersi alle “Certificazioni relative ai redditi corrisposti”, che comunque dovranno essere consegnate ai contribuenti entro il 28 febbraio 2015 da parte dei sostituti di imposta?
Chi si sobbarcherà l’onere di 100 euro per eventuale ritardato invio o errata compilazione (naturalmente senza possibilità di cumulo giuridico per le eventuali comunicazioni non inviate) per ogni Comunicazione Unica?
Chi si sobbarcherà gli eventuali straordinari per la compilazione di tale ulteriore adempimento che sembra avere i connotati della gemella comunicazione 770 Semplificato da predisporre entro la fine del mese di luglio?

Senza contare l’aspetto più preoccupante (e apparentemente passato sotto silenzio): per i modelli 730 erroneamente modificati rispetto alla loro originaria compilazione imposte, sanzioni e interessi sono a carico degli intermediari telematici!

Ma tutte queste difficoltà, come sempre, verranno rubricate come aspetti tecnico-organizzativi irrilevanti e comunque sacrificabili di fronte al ben più importante sogno di rilancio del Paese, che passa attraverso il consenso mediatico del risultato politico senza tener in alcun conto il costo necessario per raggiungerlo.

Per intanto, “chapeau” a chi riesce a convincere il Paese che la ripresa passi attraverso la pseudo-semplificazione di un 730 precompilato... anche se compilato non si sa da chi.


Carlo Tarditi
Commercialista in Torino

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