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LETTERE

Perché il Paese va a rotoli: un’esperienza «di vita» professionale

Mercoledì, 19 novembre 2014

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Gentile Redazione,
vorrei condividere con voi e i colleghi alcune riflessioni in merito a una vicenda nella quale, purtroppo, sono stato coinvolto quale professionista/commercialista di una ditta cliente.
Si tratta, a mio avviso, di una situazione a suo modo esemplare che evidenzia, nella sua semplicità, alcune cause elementari delle difficoltà che il nostro Paese sta attraversando.

Tutto inizia a seguito di un’istanza di rimborso IVA trimestrale presentata per conto di una società immobiliare che sta costruendo un immobile destinato ad essere locato e si trova, quindi, in una delle condizioni previste dalla normativa per ottenere il rimborso trimestrale dell’imposta (art. 30, comma 3, lett. c) del DPR 633/72).
L’istanza di rimborso è presentata per oltre 90.000 euro relativamente al 2° trimestre 2012.

L’Agenzia delle Entrate di Verona rigetta parzialmente la richiesta, sostenendo che alcune fatture d’acquisto recano data 31 marzo 2012 e che, pertanto, non afferiscono al 2° trimestre, periodo per il quale si chiede il rimborso dell’IVA.

Si tratta, evidentemente, di una teoria folle che esula da qualsiasi riferimento normativo e da qualsiasi logica (il diritto alla detrazione/rimborso dell’IVA si esplica proprio nel momento di registrazione della fattura d’acquisto).
Di fatto, è come se l’Agenzia avesse negato il rimborso sulla base del tempo meteorologico: con il sole, il rimborso spetta; con cielo nuvoloso, nessun rimborso; con pioggia a catinelle, rimborso parziale ecc.

Chiedo chiarimenti a tutti i funzionari dell’Ufficio IVA, i quali mi ripetono il solito “mantra”: “Lei ha ragione ma la nostra direzione ha deciso così. Faccia ricorso”.
Presento quindi istanza di mediazione che mi viene rigettata senza spiegazioni.

Mi chiedo: è mai possibile che, anche in presenza di una norma chiarissima come quella che regola il rimborso/la liquidazione IVA, i burocrati dell’Agenzia riescano a trovare un’interpretazione a scapito del contribuente? Non stiamo chiedendo un favore, stiamo solo cercando di ottenere il rimborso che – per legge – ci spetta!

Ve la faccio breve: presento ricorso in C.T. Prov., chiedendo la rifusione dei danni e delle spese di giudizio. Le controdeduzioni dell’Agenzia sarebbero esilaranti, se non fossero tragiche: “Nessun nocumento è stato arrecato al contribuente in quanto l’importo dell’IVA negata a rimborso avrebbe potuto essere richiesta a rimborso con la dichiarazione annuale, l’anno seguente”.

Quindi, secondo il parere dell’Agenzia, ottenere il rimborso in un determinato momento oppure con un ritardo di un anno non crea alcun disagio al contribuente! Mi chiedo – seriamente – se vivano sul nostro stesso pianeta. Mi piacerebbe sapere se “nessun nocumento” sarebbe arrecato ai funzionari dell’Agenzia se il loro stipendio fosse erogato l’anno seguente.
Potrebbe essere una valida soluzione per ridurre il disavanzo di cassa del Paese.

Bene, l’ho fatta anche troppo lunga. Pochi giorni fa mi arriva tramite PEC il verdetto della C.T. Prov.: ricorso accolto in toto e... spese compensate! Nulla si dice in merito al danno finanziario subito dal contribuente e al rimborso che – per legge – gli spetterebbe. “Chi ha dato, ha dato e chi ha avuto, ha avuto” verrebbe da concludere amaramente.

Non so ancora cosa sia peggio: la condotta “fraudolenta” dell’Agenzia, oppure la sentenza “pilatesca” della Commissione tributaria! È possibile che nel nostro Paese ogni cosa sia fatta “all’italiana”? È chiedere troppo avere una burocrazia che rispetti le leggi e una giustizia che le leggi le faccia rispettare?

Spesso ci meravigliamo che il Paese sia quasi al collasso. È sbagliato. Ci dobbiamo meravigliare di come sia potuto rimanere in piedi per così tanto tempo!
O abbiamo il coraggio e la determinazione per cambiare questo sistema, oppure non abbiamo speranze.

Da parte mia, ho già presentato ricorso alla Commissione tributaria regionale per ottenere dall’Agenzia il risarcimento del danno e delle spese.


Cristian Zivelonghi
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Verona

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