Essenziale la motivazione che rettifica le rendite catastali
L’Ufficio non può solo comunicare il classamento ritenuto adeguato, ma deve fornire gli elementi per i quali la proposta del contribuente non è corretta
La sentenza n. 185/15/15, con la quale la C.T. Prov. di Brescia ha accolto il ricorso proposto da una società contro un avviso di accertamento catastale, merita di essere segnalata perché dà l’opportunità di rivedere due particolarità concernenti l’attribuzione della rendita catastale mediante procedura informatica Docfa di cui al DM n. 701/1994. Si tratta di aspetti piuttosto fondamentali, relativi al termine entro il quale l’ufficio può determinare la rendita catastale definitiva, rettificando quindi la rendita “proposta” dal contribuente, e alla motivazione del relativo avviso di accertamento.
Una società bresciana, proprietaria di due fabbricati, ha impugnato un avviso di accertamento con il quale l’ufficio tecnico locale aveva rettificato le rendite catastali ...
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