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IL CASO DEL GIORNO

Modello organizzativo da costruire assieme al vertice aziendale

/ Silvia CORNAGLIA

Martedì, 15 dicembre 2015

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Le evidenze processuali, che mostrano un giudice refrattario a riconoscere l’adeguatezza dei modelli di organizzazione e gestione laddove – nonostante l’esistenza di questi, la loro corretta adozione formale e la loro sostanziale applicazione riscontrabile sul campo – alcuni reati presupposto vengano comunque commessi, inducono alcune riflessioni circa le condizioni di efficacia dei modelli stessi.

Innanzitutto, il modello organizzativo dovrebbe servire a evitare un processo, più che a difendersi. Da questa tesi muove una linea di pensiero che vede il DLgs. 231/2001 come opportunità piuttosto che come adempimento.
In secondo luogo, se l’organo amministrativo dell’ente non è convinto della convenienza – in senso lato – di perseguire la legalità, difficilmente il modello

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