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FISCO

Il coniuge superstite residente nella casa familiare è «protetto» dal Fisco

Per la Cassazione, la rinuncia all’eredità rende nullo l’accertamento, non operando il possesso dei beni ereditari

/ Alfio CISSELLO e Michela SCHEPIS

Giovedì, 28 gennaio 2016

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Ai fini fiscali, il debito del de cuius si trasmette per successione agli eredi, salvo il caso delle sanzioni, che, ex art. 8 del DLgs. 472/97, non si trasmettono.
Pertanto, agli eredi del contribuente defunto e ai sensi dell’art. 65 del DPR 600/73, possono essere notificati atti impositivi (pensiamo al classico caso dell’avviso di accertamento) riferibili a debiti tributari del de cuius.

È intuitivo come, pure in ambito fiscale, abbiano effetto le norme del codice civile relative all’eredità.
Così, in giurisprudenza è stato affermato che, per poter azionare il debito nei confronti degli eredi, occorre che questi abbiano accettato l’eredità (Cass. n. 21101/2010), e la relativa prova deve essere fornita dall’ente impositore. A tal fine, peraltro, non basta asserire ...

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