Il coniuge superstite residente nella casa familiare è «protetto» dal Fisco
Per la Cassazione, la rinuncia all’eredità rende nullo l’accertamento, non operando il possesso dei beni ereditari
Ai fini fiscali, il debito del de cuius si trasmette per successione agli eredi, salvo il caso delle sanzioni, che, ex art. 8 del DLgs. 472/97, non si trasmettono.
Pertanto, agli eredi del contribuente defunto e ai sensi dell’art. 65 del DPR 600/73, possono essere notificati atti impositivi (pensiamo al classico caso dell’avviso di accertamento) riferibili a debiti tributari del de cuius.
È intuitivo come, pure in ambito fiscale, abbiano effetto le norme del codice civile relative all’eredità.
Così, in giurisprudenza è stato affermato che, per poter azionare il debito nei confronti degli eredi, occorre che questi abbiano accettato l’eredità (Cass. n. 21101/2010), e la relativa prova deve essere fornita dall’ente impositore. A tal fine, peraltro, non basta asserire ...
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