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Quote latte, la sanzione amministrativa non salva dal giudizio per truffa

La Cassazione si è occupata di un caso di trattenimento, a titolo di prelievo supplementare, di somme non riversate per le quote di latte eccedentarie

/ Antonio PICCOLO

Lunedì, 4 aprile 2016

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La condanna per truffa aggravata dei legali rappresentanti e amministratori di cooperative agricole (produttori di latte), coinvolti nella vicenda di produzione del latte eccedente le “quote” da riservarsi ai singoli produttori, non fa scattare il divieto del doppio giudizio (ne bis in idem) nei confronti degli imputati già puniti con l’irrogazione della sanzione amministrativa. Lo ha stabilito la Cassazione che, con sentenza n. 11441/2016, ha respinto il ricorso dei legali rappresentanti e amministratori delle società cooperative.

Agli imputati, quali legali rappresentanti e amministratori delle cooperative erano stati contestati (in concorso) i reati di truffa e di peculato, aggravati e continuati, per avere posto in essere mediante artifici e raggiri, nell’ambito di

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