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LAVORO & PREVIDENZA

Somme corrisposte ripetibili se la decisione sul licenziamento è riformata

Retribuzioni giustificate dall’obbligo risarcitorio che deriva dall’illegittimità del licenziamento e non dall’inosservanza del datore all’ordine di reintegra

/ Paolo BERTI

Sabato, 9 aprile 2016

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Chiedersi se si possano ripetere le somme indebitamente corrisposte costituisce una domanda che, posta in questo modo, è a dir poco insignificante e altrettanto lo sarebbe la risposta.
Tuttavia, se gli importi contesi sono rappresentati dalle retribuzioni che il lavoratore ha percepito in esecuzione di una sentenza (o di un ordine del giudice) che dichiarava illegittimo il licenziamento intimato dal datore di lavoro, sentenza od ordine poi riformati nelle successive fasi del giudizio, il quesito da cui siamo partiti si fa più intrigante e meno intuitivo, così come la sua soluzione.

Dunque, immaginiamo che un lavoratore, licenziato per giusta causa (ma il motivo del licenziamento, ai nostri fini, è del tutto ininfluente), impugni in via d’urgenza il provvedimento espulsivo ed un Giudice, ...

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