Ripetibili le somme pensionistiche se il datore sbaglia i dati contributivi
Per la Cassazione, in tal caso non sussiste imputabilità di errore né alcun obbligo di controllo a carico dell’INPS
Nel caso in cui la liquidazione di un trattamento pensionistico sia avvenuta sulla base dei dati contributivi errati trasmessi dal datore di lavoro, per l’ente previdenziale non sussiste nessun onere di verificare tali dati prima di procedere all’erogazione della prestazione previdenziale. Pertanto, risultano ripetibili le eventuali somme indebitamente percepite dal pensionato, in quanto l’errore non è imputabile all’ente erogatore.
Lo ha deciso la Cassazione con la sentenza n. 17417 di ieri, con la quale è stato accolto il ricorso dell’INPS avverso una decisione d’appello che aveva stabilito l’irripetibilità delle somme percepite indebitamente da un pensionato.
Nel caso di specie era risultato che tali maggiori somme erano state calcolate erroneamente ...
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