Cessioni INTRA senza numero di partita IVA dell’acquirente
Anche nel caso di trasferimento «a se stessi» l’indicazione in fattura è un requisito formale
Con la sentenza Plöckl, causa C-24/15, di ieri la Corte di Giustizia Ue è tornata sul tema degli elementi che legittimano l’effettività di una cessione intracomunitaria, affermando che non è elemento rilevante l’indicazione della partita IVA del fornitore.
Il regime di non imponibilità connaturato alla cessione dev’essere riconosciuto in ogni caso laddove siano rispettati i requisiti sostanziali dell’operazione e non vi siano indizi della sussistenza di una frode.
In questo senso (prevalenza dei requisiti sostanziali su quelli formali), la giurisprudenza della Corte di Giustizia è ampia e consolidata. Sullo specifico caso della comunicazione del numero di partita IVA alla controparte, si ricordano le sentenze VSTR (causa C-587/10, punti da 47 a 51, del 27 settembre 2012) ...
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