Per ogni nuovo adempimento l’Agenzia dovrebbe spiegare come userà i dati
Spettabile Redazione,
desidero intervenire nel dibattito in corso in merito ai nuovi adempimenti telematici che sarebbero diretti, a dire dell’Agenzia, a contrastare l’evasione.
Osservo in proposito che sarebbe utile da parte nostra, pur aderendo alla protesta generale e per ultima quella del collega Alberto Cobelli (si veda “Lo spesometro trimestrale dichiara il fallimento del contrasto all’evasione”), pretendere che ogni nuovo adempimento sia giustificato da concrete e comprovate prospettive di effettiva necessità e conseguente utilizzo dei dati.
Cerco di spiegare ciò che intendo: sono anni che per contrastare le frodi carosello sia gli esportatori abituali sia i loro fornitori inoltrano comunicazioni preventive che, per quanto si è saputo, sono del tutto inutili. Non risulta infatti che dette informazioni siano state utilizzate quanto necessario per bloccare le vendite senza IVA a chi in effetti (dopo anni) non risulta essere un vero esportatore abituale.
Orbene dica l’Agenzia delle Entrate per quante operazioni fraudolente compiute nei confronti di falsi esportatori abituali (debitamente avvertita telematicamente ed in via preventiva) è intervenuta per bloccarle, avendo elementi obiettivi per farlo, ad esempio in presenza di omesse dichiarazioni, omesso deposito di bilanci, mancanza di dipendenti, ecc. Vale a dire in presenza di tutti gli indizi che poi la stessa Agenzia utilizza per colpevolizzare chi in buona fede effettua le operazioni sostenendo che i suddetti indizi (spesso o quasi sempre solo a lei noti) avrebbero dovuto mettere in allarme chi in buona fede fattura senza IVA.
La conclusione dovrebbe essere la soppressione dell’adempimento praticamente inutile perché non utilizzato.
Allo stesso modo, per tornare al tema che ci occupa, a mio parere, per imporre un nuovo adempimento l’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto spiegare come utilizzerà i nuovi dati che richiede e quali sono i risultati che attende invece di affermare senza adeguata prova che i dati chiesti sono davvero utili a contrastare l’evasione.
A questo punto si impone una cancellazione e di ogni adempimento vecchio e nuovo se non effettivamente utilizzato (non ho detto utile).
Il controllo dovrebbe essere fatto in contraddittorio con una nostra commissione, unica atta a garantire l’effettiva utilità degli incombenti che vengono imposti.
Salvatore D’Amora
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano
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