Il valore della società è quello dei marchi posseduti
Secondo la Cassazione, gli Uffici possono rettificare i prezzi di cessione delle quote assunti nel valore nominale
Con la sentenza n. 23498 depositata ieri, 18 novembre 2016, la Corte di Cassazione ha, di fatto, “avallato” gli accertamenti con i quali l’Agenzia delle Entrate provvede a rettificare le plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni sulla base del presunto valore effettivo delle azioni o quote cedute, cassando con rinvio la decisione della Commissione tributaria regionale della Toscana che aveva invece ritenuto legittima la cessione delle stesse partecipazioni al loro valore nominale.
Il caso riguarda la cessione, avvenuta nel 1998, delle quote della srl che deteneva i marchi Enrico Coveri, avvenuta al valore nominale di 99 milioni di lire, quando invece esistevano studi che valutavano i marchi prima in 247 milioni di lire e perizie successive che stimavano i valori degli
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