ACCEDI
Mercoledì, 18 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Il valore della società è quello dei marchi posseduti

Secondo la Cassazione, gli Uffici possono rettificare i prezzi di cessione delle quote assunti nel valore nominale

/ Gianluca ODETTO

Sabato, 19 novembre 2016

x
STAMPA

download PDF download PDF

Con la sentenza n. 23498 depositata ieri, 18 novembre 2016, la Corte di Cassazione ha, di fatto, “avallato” gli accertamenti con i quali l’Agenzia delle Entrate provvede a rettificare le plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni sulla base del presunto valore effettivo delle azioni o quote cedute, cassando con rinvio la decisione della Commissione tributaria regionale della Toscana che aveva invece ritenuto legittima la cessione delle stesse partecipazioni al loro valore nominale.

Il caso riguarda la cessione, avvenuta nel 1998, delle quote della srl che deteneva i marchi Enrico Coveri, avvenuta al valore nominale di 99 milioni di lire, quando invece esistevano studi che valutavano i marchi prima in 247 milioni di lire e perizie successive che stimavano i valori degli

...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU