Vincoli da considerare per le fatture verso l’estero
Secondo l’Amministrazione finanziaria è sempre dovuta la conversione in euro di imponibile e imposta
Nell’ambito dei rapporti commerciali con l’estero, una delle problematiche che può sorgere riguarda la valuta nella quale redigere la fattura.
La questione si pone principalmente per le fatture emesse (per lo più, nell’ipotesi di forniture destinate a operatori non stabiliti nel territorio dello Stato).
Per le fatture ricevute, infatti, se gli importi (imponibile e IVA) sono espressi in valuta estera, sussiste l’obbligo di indicare il controvalore in euro del corrispettivo e degli altri elementi che concorrono a formare la base imponibile dell’operazione.
Lo dispone l’art. 46 comma 1 del DL 331/93 in materia di acquisti intracomunitari, applicabile, a decorrere dal 2013, alla generalità degli acquisti soggetti a reverse charge, effettuati presso soggetti passivi ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41