ACCEDI
Sabato, 28 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

LETTERE

Sulle liti pendenti, appelli degli uffici e dei contribuenti da tenere distinti

Sabato, 4 marzo 2017

x
STAMPA

Spettabile Redazione,
sono un addetto ai lavori da circa 40 anni, mi riferisco alle vostre comunicazioni sulle liti fiscali e possibili rimedi per la loro rottamazione.

La vostra comunicazione non mi pare completa perché il cittadino comune ritrae l’impressione che la litigiosità fiscale sia solo da parte del contribuente.
Così non è: il contenzioso è prodotto soprattutto dagli Uffici, i quali non rinunciano mai agli appelli, soprattutto a quelli impossibili, intasando il circuito fino alla Suprema Corte.
Anche il contraddittorio, che doveva servire a stemperare le liti, in realtà le alimenta perché gli Uffici, di fronte a PVC di medi e grandi numeri, non se la sentono di contraddire la GdF e preferiscono ricorrere agli accertamenti, che poi si moltiplicano in vista della prescrizione e vengono coltivati dall’Ufficio nei tre gradi di giudizio.

Con la buona volontà e chiarezza le soluzioni esistono nell’interesse di tutte le parti: in primo luogo occorre riformare le direttive degli Uffici in modo che possano muoversi senza eccessiva burocrazia e discrezionalità, evitare che con la proliferazione delle circolari si crei un doppio binario perdendo di vista e stravolgendo le indicazioni del legislatore.
A questo proposito è essenziale la verifica dei contraddittori respinti, onde evitare che il sistema sia inceppato da interpretazioni troppo estensive della legge fatte a proprio uso e consumo.

Sappiamo come stanno le cose ed è nostro dovere informare correttamente il pubblico; sulla litigiosità, dobbiamo dire quanti sono i ricorsi pendenti alla Suprema Corte, ma dividere gli appelli degli uffici da quelli dei contribuenti.


Mario Besi
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Firenze


***


Gentile lettore,
se si riferisce all’articolo di Savino Gallo “In arrivo la rottamazione delle liti pendenti” di martedì 28 febbraio, ci siamo limitati a riportare le intenzioni dell’Esecutivo. Quanto alla litigiosità del contribuente, è evidente che tocca a lui instaurare il contenzioso; ad ogni modo ci sembra di aver dato largo spazio ai molti che non la pensano come l’Agenzia delle Entrate.


Michela Damasco
Direttore Eutekne.info

TORNA SU