Sequestrabili i premi della polizza vita con beneficiario il coniuge
Il denaro non può dirsi definitivamente uscito dal patrimonio dell’altro coniuge contraente/evasore
In caso di contestazione di reati tributari, il sequestro preventivo per equivalente del relativo profitto, funzionale rispetto alla successiva confisca, può intervenire anche sulla polizza vita avente come beneficiario il coniuge del supposto evasore ovvero, in particolare, sui premi già versati.
Ad affermarlo è la Corte di Cassazione nella sentenza n. 11945, depositata ieri.
Nel caso di specie, a un soggetto veniva contestata un’evasione d’imposta superiore a due milioni di euro quale conseguenza di una serie di dichiarazioni omesse (ex art. 5 del DLgs. 74/2000) e infedeli (ex art. 4 del DLgs. 74/2000). Ne conseguiva, tra l’altro, il sequestro preventivo di una polizza vita che aveva come beneficiaria la moglie.
Il provvedimento del GIP, contestato dai coniugi, veniva confermato
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