Dubbi sui profili lavoristici del contratto di rete
Le maggiori perplessità sono sul concetto di «codatorialità» a cui fa riferimento il DLgs. 276/2003
Tra i numerosi profili che, nella regolazione delle “reti di impresa”, risultano ancora indefiniti, figurano i profili giuslavoristici.
Con il contratto di rete, due o più imprenditori perseguono, sulla base di un programma comune, lo scopo di accrescere la capacità innovativa e la competitività sul mercato con la collaborazione, lo scambio di informazioni o prestazioni o l’esercizio comune di attività rientranti nell’oggetto dell’impresa (art. 3, comma 4-ter del DL 5/2009).
Il disegno legislativo di incentivazione alla cooperazione è basato anche sulla flessibilizzazione della gestione del personale. In quest’ottica, il DL 76/2013 ha semplificato l’uso del distacco tra imprese in rete, che prescinde dall’individuazione esplicita dell’interesse
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