Confisca di prevenzione se l’evasione fiscale è continuativa
Le decisioni del giudice tributario non incidono sull’applicazione delle misure di prevenzione
Parallelamente alla recente riforma del Codice antimafia ad opera della L. 161/2017, la Corte di Cassazione si confronta con molta frequenza con la confisca di prevenzione, a riprova di come il DLgs. 159/2011 abbia, fin dalla sua prima approvazione, ampliato l’ambito di applicazione di tale strumento di contrasto all’accumulo di patrimoni illeciti.
In una sentenza depositata ieri, viene, tra l’altro, ribadita l’applicabilità di tali norme al soggetto dedito in modo continuativo a condotte elusive degli obblighi fiscali (Cass. n. 53636/2017). I giudici di legittimità hanno, infatti, confermato la confisca di prevenzione ai sensi dell’art. 24 del DLgs. 159/2011 nei confronti del denaro e dei beni sospettati di essere stati illecitamente accumulati dagli amministratori
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