ACCEDI
Venerdì, 5 settembre 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Minimi e forfetari alla prova della ricezione di fatture elettroniche

L’obbligo di conservazione elettronica potrebbe risultare sproporzionato rispetto all’obiettivo per il quale l’Italia ha ottenuto la misura di deroga

/ Corinna COSENTINO e Emanuele GRECO

Lunedì, 25 giugno 2018

x
STAMPA

download PDF download PDF

L’estensione degli obblighi di fatturazione elettronica, dal 1° luglio 2018 (salvo proroghe) per le cessioni di carburante e i subappalti pubblici e dal 1° gennaio 2019 per la generalità delle operazioni, non si applica ai soggetti passivi che beneficiano di regimi IVA destinati alle piccole imprese come il regime di vantaggio o il regime forfetario.

Lo dispone l’art. 1 comma 3 del DLgs. 127/2015, come modificato dalla legge di bilancio 2018. Ciò è conforme con la decisione n. 593/2018 del Consiglio dell’Unione europea con la quale l’Italia è stata autorizzata ad introdurre uno specifico obbligo di emissione e accettazione delle fatture in formato elettronico, in deroga alla direttiva 2006/112/CE che disciplina l’IVA.

Stando alla lettera della norma, nonché agli ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU