Conferme per l’indetraibilità IVA delle operazioni inesistenti dalla Corte Ue
È sufficiente che l’Amministrazione dimostri l’inesistenza «oggettiva» per negare la detrazione
L’Amministrazione può disconoscere il diritto alla detrazione IVA in capo al soggetto passivo destinatario di una fattura se l’operazione per la quale è invocato il diritto non risulta effettivamente realizzata.
Il principio è stato affermato dalla Corte di Giustizia Ue, con sentenza di ieri relativa alle cause riunite C-459/17 e C-460/17, in linea con l’orientamento della giurisprudenza nazionale.
Secondo la Corte, laddove risulti che la cessione di beni o la prestazione di servizi non è stata effettivamente realizzata (in questo senso oggettivamente inesistente), è ininfluente la buona fede invocata dal cessionario. In tale circostanza non può sorgere alcun diritto alla detrazione e l’Amministrazione finanziaria non è tenuta ad accertare le intenzioni del soggetto passivo ...
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