Sul redditometro, salta il decreto attuativo ma resta la norma primaria
Viene abrogato il DM che conteneva l’imputazione induttiva del reddito sulla base degli indici ministeriali, di rado utilizzato dagli uffici
Il “decreto dignità”, che ieri sera è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, dovrebbe porre in soffitta quello che, viste le dichiarazioni da tempo effettuate da diversi esponenti politici, alcuni si aspettavano: l’abrogazione del redditometro intesa come venir meno della possibilità di accertare sinteticamente il reddito complessivo delle persone fisiche.
Infatti, da un lato, verrebbe abrogato (con effetto dall’anno di imposta 2016), il decreto del 16 settembre 2015, attuativo del “nuovo” redditometro; dall’altro, non sarebbe affatto abrogato un solo comma dell’art. 38 del DPR 600/73.
Quale “garanzia” per i contribuenti, viene affermato che i prossimi decreti attuativi del redditometro dovranno essere approvati “sentiti ...
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