Dopo il decreto «dignità» licenziamenti più onerosi
Con le nuove disposizioni l’indennizzo previsto per il contratto a tutele crescenti sale in modo significativo
Il testo definitivo del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri lunedì sera ha riservato sorprese, non solo per le modifiche della disciplina del contratto a termine e della somministrazione di lavoro contenuta nel DLgs. 81/2015, ma anche per l’intervento dell’ultima ora sulla regolamentazione del contratto a tutele crescenti di cui al DLgs. 23/2015, di cui fino a quel momento non si era parlato.
Modificando l’ultima parte del comma 1 dell’art. 3 del DLgs. 23/2015, i limiti minimi e massimi dell’indennizzo che deve essere riconosciuto al lavoratore se non ricorrono gli estremi della giusta causa o del giustificato motivo di licenziamento sono stati aumentati, passando rispettivamente il minimo da quattro a sei ed il massimo da ventiquattro a trentasei ...
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