Sfuma la flessibilità sulla non commercialità nel Terzo settore
Il correttivo del DLgs. 117/2017 non modifica la condizione legata al versamento di corrispettivi che non superano i costi effettivi
Con l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri del 2 agosto scorso, della versione definitiva del decreto correttivo al Codice del Terzo settore (DLgs. 117/2017), sfuma la possibilità relativa all’eventuale tolleranza del 10% per i ricavi derivanti da attività di interesse generale (ex art. 5 del CTS) che era stata introdotta nella bozza dello schema di decreto dello scorso marzo.
Ai sensi dell’art. 79, comma 2 del CTS, “le attività di interesse generale (…) si considerano di natura non commerciale quando sono svolte a titolo gratuito o dietro versamento di corrispettivi che non superano i costi effettivi”.
Sul punto erano state sollevate perplessità, sia riguardo alla rigidità della previsione normativa che al concetto di costi effettivi. Infatti, rispetto
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