Dichiarazione fraudolenta anche con sovrafatturazione «qualitativa»
Oggetto della repressione penale è ogni tipo di divergenza tra realtà commerciale e la sua espressione documentale
I sistemi di evasione attuati attraverso frodi fiscali e società “cartiere” suscitano numerose problematiche non solo dal punto di vista dell’accertamento della falsità delle fatture, ma anche per l’individuazione degli elementi propri dei reati tributari di dichiarazione fraudolenta e di emissione di fatture per operazioni inesistenti.
In un caso affrontato dalla Cassazione, nella sentenza n. 52411 depositata ieri, gli illeciti previsti dagli artt. 2 e 8 del DLgs. 74/2000 erano stati contestati agli amministratori di diritto e di fatto di diverse società, nonché al titolare di una ditta individuale, che reciprocamente utilizzavano o emettevano fatture per operazioni inesistenti, al fine di evadere le imposte. Dalle argomentazioni della sentenza vale la pena evidenziare
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