Il 18 febbraio a Padova dibattito sulla riforma della giustizia tributaria
Lunedì 18 febbraio, a Padova (villa Borromeo, Sarmeola di Rubano), si terrà il convegno organizzato dal locale Ordine dei commercialisti, e dedicato a “La riforma della giustizia tributaria. Nasce la quinta magistratura, nascono i tribunali tributari”.
Nel corso dell’evento si parlerà del disegno di legge presentato di recente dalla Lega, che verrà illustrato dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia, Massimo Bitonci, alla presenza del Presidente del CNDCEC, Massimo Miani.
La riforma della giustizia tributaria è al centro del dibattito politico da tempo e i numeri riguardanti il totale dei ricorsi pendenti sia presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali che in Cassazione (presso la Suprema Corte il 49% dei ricorsi pendenti totali riguarda proprio questa materia) sembrano rendere chiara la necessità di intervenire sul tema.
Stando, infatti, agli ultimi dati forniti dal MEF, al 30 settembre 2018, in tutta Italia i ricorsi pendenti presso C.T. Prov. e C.T. Reg. sfioravano le 400 mila unità (399.058), con 160.016 nuovi procedimenti pervenuti in corso d’anno.
Nel solo Triveneto, il 2017 si è chiuso con 13.990 procedimenti pendenti presso le Commissioni tributarie in entrambi i gradi di giudizio, con una tendenza al rialzo nei primi nove mesi del 2018: a settembre scorso il totale era di 14.520, con una crescita media del 3%. In Veneto si è passati complessivamente (primo e secondo grado) dai 9.764 procedimenti pendenti di fine 2017 a 9.927; in Friuli Venezia Giulia da 2.459 a 2.768; in Trentino Alto Adige da 1.767 a 1.825.
Fino a settembre 2018, nel solo Veneto erano stati presentati 8.308 nuovi ricorsi presso le Commissioni tributarie provinciali. Oltre 2 mila a Venezia, dove alla stessa data risultavano 2.271 contenziosi pendenti. Seguono Padova, con 1.718 nuovi ricorsi (1.251pendenti), e Treviso, dove in nove mesi i ricorsi pendenti sono aumentati del 28,9% (1.445). Pendenze in aumento anche a Vicenza (+8,95%, con 1.409 nuovi ricorsi presentati nel 2018) e Verona (+50%), mentre calano a Rovigo (-20,25%).
Numeri stabili, invece, nella Commissione tributaria regionale del Veneto, dove le cause pendenti sono passate dalle 3.523 di fine 2017 alle 3.511 del 30 settembre 2018: in nove mesi sono pervenuti 2.554 nuovi ricorsi e ne sono stati decisi 2572, con un saldo negativo tra procedimenti pervenuti e procedimenti definiti di 12 unità e una decrescita dello 0,34%.
I contenziosi riguardano nella maggior parte dei casi provvedimenti emessi dall’Agenzia delle Entrate (76%), seguono i ricorsi contro enti locali (14%), ex Equitalia riscossioni (8%) e Agenzia delle Dogane (1,6%).
I valori medi di causa superano, in primo grado, i 200 mila euro in Veneto, mentre in Trentino e Friuli il dato si ferma rispettivamente a 143 mila e 103 mila euro. In appello, invece, i valori si ribaltano: in testa il Trentino con valori medi di 346 mila euro, seguito dal Friuli (202 mila) e Veneto (160 mila euro).
“Un numero così elevato di ricorsi – commenta Dante Carolo, Presidente dell’ODCEC di Padova – è sintomo di un sistema che non funziona correttamente. Inoltre i procedimenti sono troppo lunghi. In questo senso, l’introduzione di giudici professionisti prevista dalla riforma darà sicuri benefici al sistema”.
Dello stesso avviso Carmen Pezzuto, Presidente della Commissione fiscale dell’Ordine padovano: “Il processo tributario va riformato – spiega –. Bisogna stabilire una vera parità delle parti nel processo e applicare con rigore il principio dell’onere della prova. In tema di accertamento, c’è bisogno di rendere effettivo il principio del contraddittorio endoprocedimentale e rendere l’istituto dell’accertamento con adesione una vera alternativa al contenzioso. Infine, sarebbe importante eliminare il pagamento anticipato delle imposte, attualmente necessario per poter presentare il ricorso: le somme dovute al Fisco, salvo l’esistenza di comprovate esigenze cautelari, si dovrebbero pagare non prima dell’esito di almeno un grado di giudizio”.
Tutti aspetti che saranno al centro del dibattito nel corso del convegno, durante il quale interverranno, tra gli altri, Ugo Quaglia, Vicepresidente di sezione della C.T. Prov. di Padova, Roberto Lunelli, dottore commercialista e Presidente della sezione Friuli Venezia Giulia dell’ANTI (Associazione nazionale tributaristi Italiani), Michele Tiengo, Presidente degli avvocati tributaristi del Veneto, e Maurizio Villani, avvocato tributarista.
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