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Difetto di legittimazione processuale con incarico conferito da un solo socio

Tale irregolarità è, però, sanabile con la costituzione in giudizio del socio che non ha firmato gli atti

/ Antonino RUSSO

Lunedì, 11 marzo 2019

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La Cassazione, con l’ordinanza n. 5110/2019, in un giudizio sorto per opera di una società di persone avverso il diniego del beneficio di esenzione decennale ILOR ai sensi della L. n. 614/1966, ha riepilogato una serie di interessanti principi in tema di rappresentanza processuale congiunta e di estensione dell’art. 182 c.p.c.

Dopo tre gradi di giudizio, l’Agenzia delle Entrate deduceva la nullità della sentenza o del procedimento per violazione degli artt. 10 e 11 del DLgs. n. 546/92 e dell’art. 75 c.p.c. comma 3 in quanto – mentre il ricorso introduttivo dinanzi alla Commissione tributaria di primo grado era stato presentato da entrambi i soci, muniti di poteri di amministrazione congiunta (secondo quanto pacificamente rilevabile dagli atti processuali) – la medesima

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