Molteplici verifiche per le operazioni verso esportatori abituali
Oltre ai controlli precedenti all’effettuazione dell’operazione, occorre monitorare l’utilizzo del plafond
Tra le verifiche che competono ai fornitori di esportatori abituali vi sono il riscontro dell’avvenuta presentazione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione d’intento, accertandosi altresì che la stessa non risulti falsa, nonché il monitoraggio durante l’anno dell’utilizzo del plafond indicato dal cliente.
Prima di effettuare l’operazione in regime di non imponibilità IVA ex art. 8, comma 1, lett. c) del DPR 633/72, il cedente o prestatore deve ricevere la dichiarazione d’intento dal cessionario o committente in possesso dello status di esportatore abituale e verificare che quest’ultimo l’abbia trasmessa all’Agenzia delle Entrate (cfr. circ. Agenzia delle Entrate n. 31/2014, § 11). È essenziale che tale verifica sia preventiva ...
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