Sulla digital tax si infiamma il dibattito europeo e si spegne quello italiano
Il Parlamento europeo ha dato un sostanziale via libera ai singoli Stati membri che volessero procedere con norme nazionali
Il Parlamento europeo “accoglie con favore per il pacchetto fiscale digitale adottato dalla Commissione UE il 21 marzo 2018”, “deplora la mancanza di progressi in seno al Consiglio e la sua incapacità di giungere a un accordo su questo pacchetto della Commissione” e “invita gli Stati membri che intendono considerare la possibilità di istituire una imposta digitale a procedere in tal senso nel quadro di una cooperazione rafforzata qualora il Consiglio non sia in grado di raggiungere un accordo sull’imposta sui servizi digitali”.
Questo il succo di quanto si legge nella parte dedicata alla tassazione dei servizi digitali della “Risoluzione del parlamento europeo sui reati finanziari, l’evasione fiscale e l’elusione fiscale” (2018/2121(INI).
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