Pene accessorie non fisse determinate dai giudici
Depositate dalle Sezioni Unite le importanti motivazioni della sentenza sulle pene accessorie della bancarotta fraudolenta
Le Sezioni Unite della Cassazione, nella sentenza n. 28910, depositata ieri, superando il proprio precedente orientamento, espresso nella sentenza n. 6240/2015, stabiliscono che le pene accessorie per le quali la legge indica una durata non fissa devono essere determinate in concreto dal giudice in base ai criteri di cui all’art. 133 c.p. Di conseguenza, le pene accessorie previste per il reato di bancarotta fraudolenta dall’art. 216 ultimo comma del RD 267/1942, come riformulato dalla sentenza n. 222/2018 della Corte Costituzionale, mediante l’introduzione della previsione della durata massima “fino a dieci anni”, così come le altre pene accessorie per le quali la legge indica una durata non fissa, devono essere determinate in concreto dal giudice di merito facendo
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